Differenza

Settembre 2019 | N°3


Mondi in Movimento

Le retoriche e le strategie politiche dei movimenti politico-sociali stanno facendo i
conti con il concetto di differenza, con tutto il suo potenziale di valori e ambiguità.
Su questo versante si sono aperti nuovi orizzonti per l’anticapitalismo di sinistra,
per la sua visione della soggettività e della collettività.

Mondi della Politica

La differenza è oggi un valore fondamentale della cultura della sinistra – anche
quella liberale, italiana e occidentale – che diventa particolarmente evidente nello
scontro con le destre populiste, xenofobe e neo-conservatrici. In che modo si interseca questo valore con la fine dei partiti comunisti e la conquistata egemonia
del modello economico neo-liberista?

Mondi della merce

Nel corso degli ultimi trent’anni il marketing, dopo aver messo a valore le differenze attraverso la targhettizzazione dei prodotti, ha compiuto un passo ulteriore:
oggi è la merce stessa a produrre differenza. Con il consumo si creano gruppi,
comunità, tribù. Attraverso la definizione del soggetto per identità e differenze nel
consumo, la libertà di fidelizzarsi è così garantita.

Mondi del Lavoro

Per molti decenni, l’immaginario operaio è stato abitato da una sola figura, quella
del lavoratore maschio e bianco. Rappresentare un operaio significava idealmente
richiamare la comunità di destino cui faceva parte: la classe. Ma è ancora valido
questo concetto alla luce delle differenze di genere e di razza?

1. Le nuove regole di ingaggio
2. Il settimo uomo nelle economie industriali
3. La lavoratrice tra femminilizzazione del lavoro e precarietà
4. Subalternità materiali e culturali

Mondi delle città

La città contemporanea funziona come mediatrice delle differenze, cercando di
valorizzarne l’incontro e di minimizzarne il conflitto. Tuttavia i mezzi utilizzati non
sempre riescono negli intenti, lasciando la città attraversata da faglie che ne ridefiniscono le strade, i quartieri e le comunità che vi appartengono.

Mondi della Scuola

Le differenze hanno un ruolo fondamentale nella costruzione del sistema pedagogico: ciascuno studente deve essere considerato nella sua complessità di bisogni, desideri, aspirazioni, sui quali andrà tarata l’azione didattica. Sorgono alcuni problemi.
Tecnico: come evitare una generale burocratizzazione? Politico: la dimensione collettiva, la classe, che ruolo deve avere? Antropologico: si diluisce così l’esperienza
pedagogica dello scontro e del limite?